Un passato gelosamente custodito nei tanti monumenti intrisi di storia e salsedine presenti nel cuore antico della città: torri e bastioni, vicoli stretti, antichi palazzi, cupole e campanili frammisti a tradizionali botteghe artigiane che parlano di lotte, assedi e conquiste, di un popolo e dei suoi costumi.

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Poco fuori Alghero, lungo la strada per Porto Torres si trova uno dei complessi di tombe ipogeiche più rilevanti della Sardegna.

Le tombe, denominate in lingua sarda col curioso nome di "Domus de Janas", cioè case delle fate, erano sepolture collettive su cui sono evidenti incisioni rupestri raffiguranti simboli del dio Toro e della dea Madre, segni espressivi della religiosità del tempo.

Disponibile la visita guidata, con servizio gestito dalla cooperativa locale SILT.

Non un semplice nuraghe, ma un intero complesso di capanne circolari e rettangolari, abitato per secoli dal XV sino all'VIII secolo a.C., quando fu abbandonato a causa di un furioso incendio.

Palmavera è un perfetto esempio di quella che era la struttura organizzativa di una comunità nuragica, con capanna delle riunioni, recinti per gli animali, pozzi e opifici.
Disponibile la visita guidata.

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